le intuizioni ovvie di claudio messora

venerdì 24 ottobre 2008

Byoblu incontra Costantini - In Abruzzo mettiamoci la faccia!

Regionali d'Abruzzo - Byoblu incontra Costantini
prima parte


Ho incontrato Carlo Costantini. Gli ho fatto parecchie domande. Ne è uscita una prima intervista di una quarantina di minuti, che pubblicherò via via sul blog. Cercherò di incontrare anche gli altri candidati, anche se tutto dipende dalla singola disponibilità di ognuno di loro. Carlo è stato molto disponibile. Dopo l'intervista, me lo sono portato anche a Ortona. Abbiamo incontrato uno dei proprietari terrieri della zona, lo zoccolo duro della resistenza contro il Centro Oli. Ci ha spiegato per filo e per segno cosa sta succedendo. Questa, però, è un'altra storia, prossimamente su questi schermi.

Byoblu incontra Carlo Costantini - prima parte

Byoblu: "Siamo qui con Carlo Costantini, il candidato IDV alla carica di Presidente della Regione Abruzzo. Candidato unico... candidato non unico... Non si sa. Per l'IDV un dato è certo: Carlo Costantini Presidente e nessun indagato nelle liste. Ma che cosa ne pensano il Partito Democratico e l'UDC? C'è ancora un pò di maretta, ma forse ce lo può spiegare meglio Carlo"

Carlo: "Credo che la loro maretta sia una maretta tutta interna, tutta legata a giochi di potere, ad opportunità, a cariche da assegare. In Abruzzo, il 14 luglio sono stati arrestati il Presidente della Giunta Regionale, l'assessore regionale - più assessori regionali - il capogruppo regionale del Partito Democratico. E' successo un disastro che ha fotografato, al di là delle responsabilità penali che interessano i singoli, una situazione davvero devastante con un bilancio regionale che non regge più, con un debito per la sanità straordinario e davvero insostenibile per la comunità regionale abruzzese. Gli altri partiti evidentemente pensano di poter inseguire in un momento così difficile delle opportunità personali per la propria classe dirigente. Noi invece abbiamo deciso dal principio di inseguire la soluzione dei problemi, perchè i problemi possono essere risolti. Una regione come l'Abruzzo ha tutte le carte in regola per voltare pagina. Ce le ha per il suo territorio, per le risorse economiche di cui dispone, per la possibilità di sviluppare il turismo, per una economia che poggia essenzialmente su un sistema di piccole imprese che producono, fatto di persone che la mattina si svegliano con la consapevolezza di dover lavorare, di conquistare mercati e possibilità di fatturato senza nessuna assistenza da parte di nessuno. Questo è il pilastro economico della nostra regione, una regione sana, piena di valori con un popolo orgoglioso e determinato, c'è semplicemente la necessità di cambiare.
Ieri ho parlato con un economista molto noto in Abruzzo, che mi ha chiesto la riservatezza. Parlavo con lui per cercare di capire dal suo punto di vista, dal punto di vista di un tecnico, di un professionista, quale era la ricetta per l'Abruzzo. Lui mi ha risposto l'onestà. Per un economista l'unica ricetta possibile per risolvere i mali dell'Abruzzo sono l'onestà, la legalità, il ripristinare un contesto di regole all'interno delle quali tutti sanno cosa devono fare e chi sbaglia paga. Questo è mancato in Abruzzo e questo cercheremo di reintrodurre nei prossimi cinque anni.
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Byoblu: "Ecco Carlo, nel concetto di onestà rientra il concetto di limpidezza, di trasparenza. I cittadini cioè, tra i quali io mi annovero, vogliono sapere cosa succede nei consigli comunali, nelle aule parlamentari e in molti casi questo ci è precluso perchè non è possibile filmare. Io so che tu in tal senso ti sei impegnato attivamente nel tuo programma"


Carlo: "Certamente sì! C'è una parte del programma definita amministrazione trasparente all'interno della quale assumo l'impegno di rendere pubbliche tutte le sedute, non solo del consiglio regionale ma anche di giunta ed anche le riunioni tecniche più importanti. I cittadini forse non sanno che dalla riforma Bassanini in poi gli atti di gestione più importanti, quelli che partoriscono incarichi, consulenze e prebende, molto spesso avvengono al di fuori del ristretto cerchio della politica e si trasferiscono nelle competenze dei dirigenti. Basta una detèrmina di un dirigente per produrre la devastazione del bilancio e il conferimento di un incarico che in realtà non serve. Noi renderemo trasparente la gestione dei consigli regionali, delle giunte e dicevo delle riunioni tecniche più importanti. Io voglio però fare una sottolineatura ancora più forte: non solo i cittadini non sono in grado di capire e di sapere, molto spesso anche i politici, gli stessi consiglieri regionali non sono in grado di capire e di sapere! I più grossi scandali si sono consumati in consiglio regionale attraverso emendamenti presentati a mezzanotte, all'una di notte, alle due di notte, quando non c'era la stampa a seguire le sedute, e quando non erano piu' presenti nemmeno le strutture tecniche e legislative di supporto dell'attività dei consiglieri regionali, che si sono ritrovati in tantissimi casi degli emendamenti e sono stati messi nella condizione di votarli da un momento all'altro senza avere la possibilità di comprendere un emendamento che esprimeva dizioni solo tecniche ed astratte. Gli effetti prodotti da questi emendamenti - i più grandi scandali della nostra regione - si sono cosumati con emendamenti presentati a mezzanotte e all'una di notte.
Quindi non solo c'è il problema di intervenire per rendere trasparente la gestione della Pubblica Amministrazione, ma bisogna intervenire anche sui regolamenti per il funzionamento del consiglio regionale e della giunta, perchè le proposte di disegni di legge ed anche le soluzioni emendative devono essere messe in rete a conoscenza dei cittadini prima ancora che dei consiglieri regionali, almeno con uno o due giorni di anticipo. In questo modo si consente al consigliere regionale che esercita la funzione pubblica e al cittadino di sapere per tempo le ricadute concrete dei provvedimenti che si dovranno votare. Inoltre si espone il proponente alla vergogna legata al contenuto della proposta che mette in campo in consiglio regionale, perchè molto spesso questi emendamenti si consumano attraverso firme illeggibili, attraverso frasi e terminologie che non fanno sapere assolutamente nulla.
Noi vogliamo che le persone, i consiglieri regionali che propongono, che mettono in campo proposte vergognose - ne potrei citare decine che si sono consumate in questi anni in consiglio regionale - ci mettano nome e cognome, che ci mettano anche la faccia prima che i provvedimenti vengano dati. Io sono convinto che il controllo democratico, il controllo diretto del cittadino resti il controllo più efficiente. Per l'eletto arriva sempre il momento in cui deve tornare a confrontarsi con l'elettore. Se si comporta in maniera scorretta, se mette in campo dei provvedimenti indecenti - perchè in molti casi si è trattato di provvedimanti indecenti - lo deve fare mettendoci la faccia!
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