le intuizioni ovvie di claudio messora

giovedì 23 settembre 2004

Solaris

Ieri sera ho rivisto Solaris, su Sky.. All'inizio qualcuno ha detto "Solaris è come uno specchio". Piccole frasi perse durante la prima visione, dettagli che perfezionano il mosaico: "Tutto quello che è dentro di noi rivive in eterno".

Così, mentre riascolto alcune canzoni dei Police, io non solo vivo dei flashbacks, non solo ricordo, ma io... è come se tornassi ad avere tredici anni. E mi sento addosso la stessa elettricità, lo stesso stupore di fronte ad un mondo che sembra solo bello, solo buono, di fronte ad una natura che mi stava sconvolgendo al punto da poter percepire l'odore, il sapore di me stesso che si diffondeva nel mondo, come le spore da un fiore.

.. ci sono momenti, quando riascolto suoni o riannuso odori che mi hanno segnato davvero dentro, in cui io davvero torno ad "essere" quello che sono stato, con uno spostamento istantaneo nel tempo.
Non ho dimenticato, non ho perso la vita che ho vissuto. E' tutto qui, dentro di me, ed io sono qui, dentro di lei.

Questo vuole anche dire che quando facciamo del male, questo male resterà con noi per sempre.

Che cosa significa questa coscienza allargata che da qualche tempo ha cominciato a manifestarsi..... Devo morire? ..Oppure sto diventando Buddah?
Chissà se insieme a me, in questo passato che torna da uno strappo del tempo piu' presente del presente, ci sono anche tutte le persone che c'erano..
Perchè questo vorrebbe anche dire non essere mai piu' soli..

Che questa mia bottiglia non navighi in un oceano senza rive..

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