le intuizioni ovvie di claudio messora

venerdì 28 settembre 2007

Videolettera aperta al dottor Sgarbi

Nella puntata di Matrix del 26 settembre 2007, Sgarbi sproloquia contro Grillo. Facciamo l'esegesi della sua performance.


Egregio dottor Sgarbi,

nella puntata di Matrix in onda il 26 settembre, lei ha fatto alcune affermazioni sulle quali nutro alcune perplessità. Non potendo avere accesso ad un contraddittorio nella stessa sede, per ovvi motivi, esprimo il mio dissenso attraverso il media più democratico al mondo: internet.

Ecco dunque una serie di sue dichiarazioni, seguite dalle mie osservazioni.

Mi sembra che l'andamento generale delle considerazioni di chi sente la forza.. la forza fisica di Grillo, la forza brutale e priva di sostanza vera, basta pensare all'attacco ai vecchi...

Come può affermare "la forza [...] priva di sostanza vera"? La gente scesa in piazza l'otto settembre non lo ha fatto per gridare slogan vuoti nè come segno di protesta fine a se stessa. Quello che trecentomila cittadini italiani hanno firmato era una proposta di legge popolare, i cui contenuti sono ormai noti a tutti. Lei può dissentire dalle finalità di tale legge, ma non può liquidare la volontà di una parte del popolo italiano come priva di sostanza vera.
Non le sembra un'interpretazione del tutto legittima della Costituzione italiana la stesura, la firma e la presentazione di una legge voluta dal popolo?
E non sono forse i suoi contenuti sostanziali, ancorchè opinabili?

Per quanto riguarda poi l'attacco ai vecchi che lei denuncia nella retorica di Grillo, credo che il tipo di senilità schernita da Grillo non sia quella legata all'età anagrafica. Vuole un esempio? Non deve cercarlo molto lontano. Si colleghi al sito www.vittoriosgarbi.it, il sito di un cittadino che ha ricoperto incarichi di governo, che ancora rappresenta i suoi concittadini per quanto concerne la tutela delle opere d'arte e che dovrebbe avere quindi con loro un dialogo costante ed efficiente.

Potrà constatare con i suoi occhi che le notizie più recenti risalgono al 2006. Non solo: in un'era dove la capacità di comunicare attraverso contenitori nuovi, scavalcando i media tradizionali e interagendo direttamente con il pubblico, sono fattori critici, il suo blog - dal titolo profetico "Senza censura" - è una enorme e desolata pagina bianca ovunque ci si avventuri con il mouse. Effettivamente, pare proprio che il suo blog sia stato oggetto della peggior censura immaginabile: l'incapacità di comprendere le trasformazioni dei nostri tempi e stare al passo con la società.
Ecco, è questo il tipo di 'vecchio' che Beppe Grillo denuncia.


I giovani galleggiano come degli stronzi, e non hanno una sola idea e si drogano. Tutti. (in un crescendo improvviso di ira)


Mi consenta innanzitutto di esprimerle solidarietà per quello che evidentemente è sintomo patognomico di ira compulsiva. Lo sa che può causare significative erosioni gastriche nonchè colpi apoplettici?
Socrate raccomandava di arrabbiarsi con la persona giusta, nella misura giusta, nel modo giusto, nel momento giusto e per la giusta causa.
Potrebbe, magari, cominciare dal primo di questi insegnamenti ed indicare un target un pò meno generico de i giovani? Anche perchè, se davvero lei ha dichiarato che giravano fiumi di cocaina nelle case dell'aristocrazia palermitana, quando lei e Giuseppe Ayala ne eravate assidui frequentatori, non sarebbero eventualmente solo i giovani a drogarsi, ma anche e soprattutto i più grandicelli.
Tra l'altro, almeno, i giovani avrebbero motivi più nobili per drogarsi, viste le rosee prospettive che hanno in termini di occupazione e previdenza. Cosimo Mele, invece, che motivi avrebbe avuto? Il tentativo di raggiungere un'insperata erezione?


Grillo faccia come Castelli: faccia una lista, vada a prendere i voti, diventi ministro, diventi sindaco... E vedremo cosa risolve. Faccia politica! Si candidi!


Grillo non si vuole candidare. Non perchè l'abbia più volte ribadito ogni volta che qualcuno, come lei, fingendo di ignorarlo glielo rinfaccia (giacchè è noto che le dichiarazioni di certi personaggi pubblici non rappresentano quasi mai un vincolo che obbliga ad un comportamento coerente - lei in quanti partiti diversi si è candidato, dottor Sgarbi?). No... Grillo ha qualcosa di più che una semplice dichiarazione d'intenti o un alibi: ha condotto una campagna contro i parlamentari colpiti da una sentenza di condanna definitiva, sapendo di avere egli stesso una condanna a suo carico. Si è reso ineligibile a priori, con le sue stesse mani. (vedasi post precedente)

Grillo continua a fare il suo lavoro. Urlava dietro a un tubo catodico, poi gliel'hanno tolto e ha incominciato a urlare dietro milioni di monitor lcd. Gli hanno tolto un mezzo mediatico buono solo per fare propaganda e l'hanno consegnato al mezzo democratico per eccellenza, dove la comunicazione è bidirezionale, dove i telespettatori non sono più ricevitori ma trasmettono a loro volta e si auto-organizzano.
La censura gli ha fatto un favore: l'ha reso potente. Chi non sa che nascondendo a se stessi il proprio lato ombra, questo diventa incontrollabile? E' il segreto della vita, il meccanismo antico che ha reso possibile l'evoluzione: sono i problemi a generare innovazione e progresso; è la fame che porta ad inventare l'arma, non la sazietà. E' per questo che due legislature sono più che sufficienti: dobbiamo cercare di arginare l'insorgenza dell'appagamento, favorire l'appetito.


Chiunque abbia fatto con foga una polemica contro il potere ha vinto. Ha vinto davanti al pubblico. Poi gli vai a vedere.. Non solo li disprezza, gli sputa in faccia, li carezza sulla testa, li chiama vecchi, dice che prendono il Viagra, li insulta.. E ridono!!


Dottor Sgarbi.. suvvia! Questa critica proprio da lei non me l'aspettavo. Siamo al bue che da del cornuto all'asino.
Lei è sicuramente persona colta, ma chi può dimenticare le scorribande sui palchi del Maurizio Costanzo Show, quando il suo personaggio si è imposto all'attenzione dell'audience a colpi di offese, volgarità, accessi d'ira incontrollata, schiaffi, urla e altre amenità? Non si è fatto mancare niente!
Cosa crede che facesse il pubblico a casa, se non divertirsi e ridere a crepapelle? Crede di avere avuto più seguito quando teneva le sue lezioni di Storia dell'Arte, o quando gonfiava le vene del collo, sputando come un lama e attraversando a grandi falcate il palcoscenico regalando uno spettacolo molto simile a quello di un'alterco tra babbuini?
Non mi fraintenda. Anch'io, da brava scimmia urlatrice, ho sempre applaudito le sue performance. Lei era una certezza: - "Corri, corri.. c'è Sgarbi! Sta mandando affanculo tutti gli ospiti, il regista, i tecnici, il pubblico in sala e tutta la gente a casa!!".
Andiamo dottor Sgarbi, a discapito dei suoi indiscussi meriti lei è stato forse il precursore della tv spazzatura, l'antesignano del V-Day, l'unico che ci mandava chiunque, e non aveva neppure un blog.
Beppe Grillo al suo cospetto è un'educanda nel giorno della sua prima comunione.


E perchè Mastella e non Rutelli? Rutelli è più carino? L'aereo di Mastella non era quello di Rutelli?


L'aereo della discordia era indubbiamente assegnato a Rutelli. Perlomeno, Rutelli lo stava "ufficialmente" usando per finalità istituzionali: doveva presenziare alla premiazione del Gran Premio di Formula Uno.
Mastella no. Mastella stava solo facendo l'autostop con il figlio; Rutelli si è fermato, ha visto che Mastella era un pò giù per via di quel magistrato calabrese che non voleva farsi gli affari suoi, e ha provato a tirarlo su. Di peso, sul volo di linea. Al casello, poi, Mastella ha insistito: voleva pagare alla romana, ma a Rutelli sembrava una presa per il culo e proprio non ne ha voluto sapere. E' andata così!


[incomprensibile] fatto politica pensando di cambiare il mondo.. Il mondo non si cambia! E non lo cambiano le capre e gli ignoranti!


Lei sostiene che non si può fare ancora politica pensando di cambiare il mondo, perchè il mondo non si cambia.
A questo proposito mi consenta di leggerle un breve stralcio delle informazioni che sul suo conto si trovano su Wikipedia.

Nel 1996, con sentenza definitiva della Pretura di Venezia, [Vittorio Sgarbi] è stato condannato a 6 mesi e 10 giorni per il reato di falso e truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato, per produzione di documenti falsi e assenteismo mentre era dipendente del Ministero dei Beni culturali, con la qualifica di funzionario ai Beni artistici e culturali del Veneto.

Insomma, durante lo svolgimento dei suoi incarichi al servizio della cosa pubblica, stipendiato da tutti noi, lei avrebbe marinato l'ufficio in maniera reiterata e producendo falsi certificati medici.

Dottor Sgarbi, se questo è il suo modo di intendere la politica, non posso che darle ragione: così il mondo non si cambia!

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giovedì 27 settembre 2007

Mettiamo al centro la proposta, non i partiti.

Su una cosa Prodi ha ragione: La Casta non è peggiore della società nel suo complesso, ma affonda le sue radici in un tessuto sociale di cui è diretta emanazione.

Ce ne rendiamo conto ogni giorno, basta aprire la porta dell'ufficio e provare a chiedere un favore al collega della stanza accanto.
I colleghi si fanno la guerra, i dirigenti fondano micropartiti all'interno delle aziende; e non è per il bene dell'azienda che prendono le loro decisioni, ma per aumentare il potere per sè e per il proprio gruppo.

Gli amministratori di condominio gonfiano le fatture dei loro fornitori. I fornitori in cambio possono manomettere i contatori ed aumentare i consumi riportati.

I grandi campioni dello sport prendono la residenza all'estero e dichiarano un reddito annuo inferiore a quello mensile di una vecchietta con la pensione minima; le società di telecomunicazione non se ne dissociano, ma li pagano come testimonials.

E del resto è normale, in un mondo dove fotografi si fanno pagare cinquantamila euro per non pubblicare le loro foto. Ma se non è per pubblicarle, allora perchè le fanno? Forse perchè quando vanno in galera la gente si compra i loro libri e perfino le loro mutande.

L'elenco continuatelo pure voi..

Invece, Prodi non ha ragione quando sfida Grillo a scendere in campo con proposte concrete.

Innanzitutto perchè sembra dimenticare di avere già ricevuto, l'otto giugno 2006, da Grillo in persona un plico con le primarie dei cittadini.
Secondariamente, Grillo non può avere un programma di governo perchè non è un politico. Non lo è e non lo vuole fare.
E non lo può neppure fare: si è auto escluso, avendo subito una condanna a 15 mesi per essere stato riconosciuto responsabile di incidente stradale, nel 1980 (la legge di iniziativa popolare di cui si è fatto portavoce sancisce infatti l'ineligibilità per chiunque sia stato oggetto di una condanna definitiva).

Non erano forse quelle proposte ed iniziative di scienziati e premi Nobel su argomenti come ambiente ed energia, emerse dal dibattito in rete e consegnate nella mani del Presidente del Consiglio stesso, un programma politico?

Per valutare come attuarlo ci vogliono i tecnici, certo. Io so come voglio che sia fatta la mia casa, ma nessuno si mette a discutere se pago un'architetto, un muratore, un idraulico e un geometra per costruirla.

Nella vita, la scelta non è tra sapere come cambiare le cose o stare zitti, in un immobilismo apatico. Questa è la classica falsa alternativa tra due opposti inconciliabili.
Si comincia invece mettendo tutti daccordo sul fatto che le cose vadano cambiate, perchè ogni cammino comincia con un primo passo. Non partire neppure quale risposta sarebbe?

Sgarbi, condannato in via definitiva per truffa ai danni dello Stato, sosterrebbe che Grillo è un prodotto dell'antipolitica di destra.
Quindi secondo te, caro Sgarbi, presentare una proposta di legge popolare chiara e concreta, raccogliendo trecentomila firme, sarebbe antipolitica.
E ovviamente, invece, essere soprintendente ai beni artistici della Regione Veneto e non andare al lavoro esibendo certificati medici falsi è, al contrario, espressione di alto senso politico.

Smettiamola di discutere di Grillo. Iniziamo invece a parlare di proposte concrete, di liste civiche con o senza bollino, di partecipazione diretta. La politica non si fa solamente in aula, si fa sul posto di lavoro, in metropolitana, al bar, a cena con gli amici.

I politici, queste caricature di retorica alienata che decidono al nostro posto ci rappresentano? L'impalcatura di interdipendenze e clientelarismi entro la quale si muovono ci rappresenta? La mancanza di passione politica autentica, la distanza e il vuoto che si sono creati tra i cittadini e i loro sedicenti portavoce ci rappresentano ancora?
Se la risposta è no, allora è la sola risposta che conta.

L'evoluzione ed il progresso scientifico ci danno uno strumento di democrazia che mai prima d'ora era stato disponibile. E' la nostra grande opportunità di dimostrare che abbiamo davvero compiuto un passo avanti, che abbiamo preso veramente le distanze dalle comunità di cavernicoli che si amministravano a colpi di clava.
Quello che conta è non fallire un'altra volta.

E soprattutto, abbandoniamo la vecchia divisione del mondo in destra e sinistra. Il bene ed il progresso della società non si perseguono facendo il tiro alla fune; la fune prima o poi si spezza. Quello che conta è discutere ogni singola proposta in maniera autonoma, indipendentemente da chi la mette sul tavolo.

E' in questo senso che i partiti devono scomparire: essi non sono che giganteschi organismi in lotta per la propria sopravvivenza, per avere ragione di altri organismi vissuti come un'eterna minaccia. Esattamente come il dirigente che prende decisioni in favore della propria cordata aziendale.

Così si perde tutti.

Mettiamo al centro la proposta . Lasciamo che siano i cittadini liberi, le menti illuminate, i premi Nobel a discuterla.

Torniamo a fare scelte buone, scelte fatte nell'interesse di tutti.

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martedì 25 settembre 2007

Inno alla speranza

Dedicato a quelli del V-Day, a chi aderirà alle Liste Civiche, con o senza bollino di Grillo, e a tutti quelli che hanno voglia di cambiare il mondo.





VIA DI QUI.
P.Conte / C.Messora
(Wow... suono molto fiko!)


Via, Via! Andate via di qui.
Nessuno più vi vuole in questi luoghi,
e tano meno io che vi ho votato!

Via! Via! Tu che sei un pregiudicato,
e tu che sei un corrotto,
voi profanate il tempio dello stato.

It's wonderful. It's wonderful. It's wonderful.
Andate a casa!
It's wonderful. It's wonderful. It's wonderful.
Andate via..


PSI, PdCI,
FORZA ITALIA, LEGA, AN, UDDICCI'
MARGHERITA, ULIVO, DS, 'MMMSSI',
'NNATE VIA DI QUI !


Via, Via... Portateveli via
i vostri sguardi contraffatti,
e tutti quei discorsi vuoti!

Via. Via. E' tempo ormai di rinunciare
a tutti questi privilegi,
all'immunità parlamentare.

It's wonderful. It's wonderful. It's wonderful.
Andate a casa!
It's wonderful. It's wonderful. It's wonderful.
Andate via..


PSI, PdCI,
FORZA ITALIA, LEGA, AN, UDDICCI'
MARGHERITA, ULIVO, DS, 'MMMSSI',
'NNATE VIA DI QUI !


Via! Via! Ora tocca a questa gente.
fatta di uomini.
Padri di famiglia, mogli, figli.

Via, via... Che parlano di un mondo nuovo,
e di futuro.
E ci credono davvero!

It's wonderful. It's wonderful. It's wonderful.
Andate a casa!
It's wonderful. It's wonderful. It's wonderful.
Andate via..

PSI, PdCI,
FORZA ITALIA, LEGA, AN, UDDICCI'
MARGHERITA, ULIVO, DS, 'MMMSSI',
'NNATE VIA DI QUI !

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sabato 22 settembre 2007

Beppe Grillo non si candiderà alle elezioni. Ecco le prove!

Il recente tormentonte "Grillo si candida" - "Grillo non si candida" è al capolinea.
Grillo non si candida! Io ne ho le prove...




Dopo il Vaffa-Day, in cui finalmente milioni di italiani sono caduti dal pero e hanno scoperto brutalmente cosa stava accadendo in rete, il toto-candidatura grilliana ha superato in popolarità il superenalotto, il gratta & vinci, la schedina e il mondo sommerso delle scommesse clandestine.

C'è una buona parte dei sostenitori del Grillo nazionale che non disdegnerebbe una sua discesa diretta in campo, per beneficiare di una marcia in più e calare su Roma al seguito del loro condottiero al grido di: "Cacciamo gli invasori dal parlamento".
C'è poi La Casta, e tutti i loro supporters disseminati tra i mezzi di informazione, che accusa Grillo di ordire un piano perpetrato ai danni della società e perseguito a colpi di populismo, qualunquismo, demagogia e altre simpatiche arti. Tale piano mirerebbe a creare una nuova forza politica di cui il profeta-untore sarebbe egli stesso leader, pur privo di quelle qualità essenziali per fare della buona politica: mediocrità, ipocrisia, opportunismo, volubilità ecc. ecc.

Dopo le iniziali accusa di deriva fascista, e dopo il tentativo poco fruttifero di cavalcare un'improbabile ondata di indignazione per offese mai recate alla memoria di Biagi (che in realtà non ha mai firmato nè approvato la legge che porta il suo nome, a cui meglio ci si dovrebbe riferire come Legge Maroni),  un nuovo tentativo in extremis di affondo viene portato da Mauro Mazza, direttore del TG2. Mauro Mazza teme che qualche squilibrato, ebbro di vaffa su vaffa, imbracci un kalashnikov e al grido di "Beppe Grillo è grande!" corra a sterminare La Casta. Fini lo chiama dopo cinque minuti e gli chiede se per caso non sia diventato scemo.

Vistosi alla mal parata, Mazza da buon partigiano della Seconda Repubblica non si da per vinto, e oggi (sabato 22 settembre 2007, n.d.r.) commissiona e fa trasmettere un servizio che fa le pulci sulla vita privata di Beppe Grillo.

Dal servizio, di dubbia utilità diffamatoria, emerge però un fatto di cronaca estremamente importante, che rende un impagabile servigio alla comunità degli scommettitori, mettendo fine al business di bagarini e allibratori. L'episodio non è di per sè inedito, perchè a ben vedere è lo stesso Grillo che ne parla, nel suo post dal titolo La Paga Di Giuda del 16 settembre 2005. Però l'elemento che nelle intenzioni di Mazza sarebbe il più diffamatorio, in realtà viene in sostegno delle affermazioni di Grillo stesso.

Accade purtroppo che nel 1980 Grillo sia protagonista di un tragico incidente stradale, dal quale egli esce miracolosamente vivo, mentre i suoi passeggeri (tre persone in tutto) non ce la fanno...
Imputato e processato per l'episodio, Grillo viene condannato a quindici mesi.

Al di là della spiacevolezza dell'accaduto, che non è (sia beninteso) oggetto dell'ironia di questo post, la formula magica che emerge dalla cronaca è "Grillo è stato condannato in via definitiva".

Essendo il fatto accaduto ben 27 anni fa, nessuno potrebbe mettere in dubbio che Grillo non ne fosse conscio quando ha lanciato la sua campagna per la legge di iniziativa popolare il cui primo obiettivo è l'eliminazione dal parlamento di tutti gli onorevoli condannati in via definitiva, di qualsiasi specie fosse la loro condanna.

Allo stesso modo non è pensabile che egli non fosse consapevole di un avvenimento tanto tragico tanto indelebile sulla sua fedina penale, quando ha specificato i requisiti per ottenere il bollino di certificazione grillesco per autenticare qualsiasi lista civica che voglia presentarsi alle elezioni con la sua benedizione.

Perchè Grillo avrebbe dovuto imporre due vincoli così forti e così inequivoci quando sapeva benissimo che in questo modo si sarebbe dato la zappa sui piedi da solo?
Semplice: perchè non ha mai avuto l'intenzione di candidarsi direttamente in politica. Che è quello che ha sempre sostenuto.

Oggi, grazie a Mauro Mazza, tutta l'Italia ne ha le prove!

Grazie Mauro.

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venerdì 21 settembre 2007

La Casta colpisce ancora: (ex) Ministro dei Trasporti DS, Claudio Burlando, contromano in superstrada. Nessuna sanzione!

Qual è il colmo per un giudice? Chiamarsi Grazia! E quello per un astronauta? NETTUNO!
E se poi il colmo per un ago è sentirsi in vena, quello per un facchino non può che essere avere una famiglia sulle spalle..
Potremmo andare avanti per ore, e chiunque abbia frequentato perlomeno le elementari lo può confermare.
Ma qual'è il colmo dei colmi? Il colmo che li batte tutti?
Il colmo dei colmi è un (ex) Ministro dei Trasporti che se ne va allegramente contromano per una ventina di minuti in superstrada, seminando il terrore tra simpatiche famigliuole di automobilisti.

 


Burlando Ebbene sì, avete capito bene! Claudio Burlando, appartenente alla (sotto)casta dei DS, già Ministro dei Trasporti e della Navigazione della XIII legislatura (sì, proprio quelli che ti tolgono i punti sulla patente anche solo se ti infili un dito nel naso al semaforo), già vice presidente del gruppo parlamentare Democratici di Sinistra - l'Ulivo, attualmente Presidente della Regione Liguria!
Burlando, esperto dunque di Navigazione (o forse dopo essersi fumato l'Ulivo di cui sopra) imbocca una corsia (forse uno svincolo in uscita) in direzione opposta, e decide che non sarebbe dignitoso fermarsi, mettere quattro frecce (anche otto) come una qualsiasi persona normale e tentare di fare retromarcia. No! In perfetto stile politichese, una volta imboccata una direzione di marcia sbagliata, essa va percorsa fino in fondo, difendendola contro ogni evidenza e fingendo la più assoluta normalità.
Sarebbe andato d'accordo con il comandante del Titanic.

Così agli automobilisti pallidi ed emaciati che, dopo aver riparato sulle corsie d'emergenza, gli si avvicinano chiedendo spiegazioni, egli anzichè proferirsi in scuse rivolge la più totale indifferenza, chiudendosi nel suo abitacolo con l'immancabile telefonino calcato sull'orecchio. In pratica non risponde.

La Casta non parla con il volgo a meno che non sia in campagna elettorale e lui, c'è da capirlo, non aveva neanche un microfono.

Nonni, mamme, bambini.. vecchiette che gli bussano al finestrino. Lui non si volta neppure. Una persona normale, uno di noi, si sarebbe sentito mortificato, avrebbe temuto un linciaggio, si sarebbe consumato nella spasmodica attesa del fatidico lampeggiante blu che si sarebbe portato via per sempre patente e libretto. Una persona normale avrebbe chiesto umilmente scusa.
Una persona normale.. Non un'appartenente alla Casta!

E già, perchè chi appartiene alla Casta ha un certificato, un sigillo reale, ha la licenza di uccidere, di fare qualsiasi cosa. Burlando lo sa, sa di essere un prescelto, un privilegiato, e ha ragione!

Tant'è vero che quando la pattuglia della volante arriva, sotto gli occhi increduli degli automobilisti ancora sotto shock, egli mostra loro il segno, sposta i capelli e scopre il numero della bestia. Fa loro vedere la Tessera della Camera dei Deputati, insomma.

Loro, gli agenti, che fanno? Colti da un'ipnotico senso di reverenza, succubi della rivelazione, annichiliti di fronte al palesarsi di una divinità (molto più probabilmente storditi dall'impressionante elenco di santi in paradiso che Burlando, in qualità di ex sindaco di Genova e di presidente della regione Liguria, avrà invocato per sconsigliarli dal suscitare l'ira dell'Olimpo), stilano la seguente relazione:

"Alla guida della Mitsubishi si trovava tale Burlando Claudio, nato a Genova il 27.04.1954, identificato mediante tessera della Camera dei Deputati numero 938... [...] Quest'ultimo ammetteva quanto sostenuto dagli utenti (n.d.r. = gli automobilisti inferociti) senza dare un giustificato motivo alla manovra effettuata. [...] La pattuglia, non avendo comunque accertato l'infrazione in oggetto, si asteneva dal contestare alcun tipo di sanzione, limitandosi ad informare il comandante telefonicamente e a redigere la presente.".

Non avendo comunque accertato l'infrazione in oggetto??

A Milano basta parcheggiare la macchina in senso opposto alla direzione di marcia rispetto al lato della carreggiata ove si accosta, per ritrovarsi la Moratti e tutta la giunta comunale sullo zerbino di casa a pignorarti l'LCD nuovo, MySky e, già che ci sono, tutta la collezione di MP3.

Amici, urge effettuare un rapido aggiornamento al nostro bagaglio didattico delle elementari, ormai obsoleto.

Qual'è il colmo per un (ex) Ministro dei Trasporti?

Rispettare il codice della strada e, soprattutto, prendere multe e perdere punti come tutti i cittadini.
Già! Sarebbe proprio il colmo, per un membro della Casta. Questo è ormai evidente per chiunque.

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martedì 18 settembre 2007

Lettera a Clemente Mastella

Pubblico questa lettera scritta all'onorevole Clemente Mastella, in risposta al suo post nel quale si solleva da ogni responsabilità per le morti provocate dai criminali liberati dall'indulto.



Egregio senatore,

è parso chiaro a tutti gli italiani che liberare dalle carceri delinquenti acciuffati a volte dopo anni di duro lavoro da parte delle forze dell'ordine (come nel caso dei malavitosi di Quartoggiaro), non rappresentasse una soluzione al sovraffollamento delle carceri, non più di quanto licenziare chi ha un contratto di lavoro a tempo indeterminato possa essere la soluzione al precariato.

Se mancano le carceri, si costruiscano carceri nuove. Abbiamo finanziarie per questo; si sprecano talmente tanti soldi che qualche casa circondariale in più non sposterebbe di una virgola il disavanzo.

Così, mentre resta chiaro a tutti che c'era uno scopo non dichiarato al cosiddetto indulto, vorrei farla riflettere su un particolare.
La legge punisce chi è in possesso di prove riguardanti il colpevole di un crimine, e in maniera reticente le cela. Chi permette ad un criminale di restare a piede libero nonostante sia in possesso di prove determinanti, è considerato suo complice e come tale va punito.

A maggior ragione questo vale per chi rimette in circolazione un criminale condannato, perchè in quel caso le prove sono molto di più: sono già state tramutate in una sentenza di colpevolezza. Sono prove "provate".

Quindi, ricapitoliamo: se io non fornisco le prove di un atto criminoso, non contribuendo in tal modo ad incastrare ed imprigionare un sospetto, sono un criminale io stesso.
Ma se io, nonostante abbia ormai le prove in mano, deliberatamente decido di scarcerarlo, di "farlo evadere", non sono considerato complice e neppure responsabile del suo comportamento successivo.

Malavitosi che miracolosamente erano stati messi in condizione di non nuocere, dopo anni di spesa pubblica sostenuta per condannarli, sono stati rimessi deliberatamente in circolazione. La responsabilità di chi sarebbe: dei secondini che hanno aperto le porte delle celle? O forse neppure loro, ma delle loro mani che hanno impugnato le chiavi e le hanno arbitrariamente inserite nella toppa della serratura?
Non è forse la mente che presiede ad un atto volitivo del corpo?
E non è forse la mente collettiva di uno stato, ovvero il governo, che impartisce alla mano-secondino di scarcerare un delinquente?

Dunque il governo ha sulle sue spalle la responsabilità delle morti innocenti provocate dagli effetti dell'indulto, un atto di sconsideratezza firmato a svantaggio di molti, per il bene di pochi.

Saluti,
Claudio Messora

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sabato 15 settembre 2007

Sulle tracce della pluralità dell'informazione

Questa mattina, andando a fare colazione, mi sono fermato all'edicola e ho comprato qualche quotidiano.
Ultimamente ne compro sempre un paio che dovrebbero essere editorialmente distanti, tanto per fare una media di opinioni che dovrebbero essere diverse.

Con la Repubblica il giornalaio mi appioppa "La Repubblica delle donne", un malloppone pesante e ricco di fotografie di gnocche ricoperte di casacche all'ultimo grido. Compro anche il Corriere e, come campione di controllo, Il Giorno.

Risalgo in macchina e un impellente prurito mi spinge a dare una scorsa ai titoli principali.
La Repubblica ce l'avevo già in mano. Faccio per scostare Il Corriere, e mi accorgo che è pesantissimo!
Apro il pacco regalo, e mi rendo conto che in qualche maniera adesso mi ritrovo due copie de "La Repubblica delle donne" anzichè una.
Eppure non mi ricordo di averne prese due! Fa niente.. l'altra la restituisco.


Sono lì lì per scendere dalla macchina, quando un giramento di testa mi coglie.. Vedo doppio, un po' sfocato.. Lo so, ho dormito poco, e non ho nanche ancora preso il caffè. E' normale.


E invece no! C'è davvero qualcosa di strano nelle due copie identiche della Repubblica delle donne. La cosa strana è che non sono identiche.


Mi strofino per bene gli occhi alla ricerca di una lucidità maggiore.. e inizio lentamente a notare delle vaghe differenze.


Ma no.. dai.. mi dico.. sono uguali.

Hanno lo stesso spessore, la stessa carta.. Hanno le stesse dimensioni. Entrambe sono rivolte ad un pubblico femminile, ed entrambe hanno lo stesso stile grafico, lo stesso carattere, lo stesso font del titolo dello stesso identico colore. Anche il colore di sfondo è il medesimo!




Bevi il caffè. Vedrai che sono uguali!



E poi, scusa, non hanno mica entrambe una sovraccopertina viola che reclamizza lo stesso prodotto della Lancome? E guarda i contenuti: questo qui a destra non ha mica uno speciale sugli accessori della moda? Ecco, e pure questo qui a sinistra ha un'articolo sugli accessori della moda!




Già.. peccato che la prima rivista, formalmente, sia l'allegato alla Repubblica "La Repubblica delle donne", mentre l'altra sia invece "Io Donna", allegato del sabato al Corriere della Sera.

Per entrambe le pubblicazioni, tra l'altro, io sono costretto a pagare un sovrapprezzo, anche presentando al giornalaio un certificato di autentico minatore del caucaso deprivato lobotomicamente della sua parte femminile.







Ma come!? La Repubblica e Il Corriere dovrebbero avere due linee editoriali distinte. Dovrebbero fare informazione ognuno con il suo modo, il suo stile, i suoi contenuti privilegiati.
E allora perchè mi rifilano la stessa copia della stessa rivista, facendosela pagare dagli stessi inserzionisti, cambiando solamente il nome?


E soprattutto, a questo punto, perchè io devo pagare due volte per lo stesso allegato?



Si fa un gran parlare della scomparsa della libertà di informazione, della razza dei giornalisti purosangue.


C'è qualcuno che sostiene che i media siano tutti emanazioni degli stessi poteri forti..



Certo che se qualcuno avesse ancora dei dubbi, ce la stanno mettendo proprio tutta per fare piazza pulita, eh!?

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domenica 9 settembre 2007

Come ti faccio la roulette russa con i pacchi di macine sugli scaffali dei supermercati.

Chi non ricorda la lista degli alimenti che una ricerca ha scoperto essere contaminati da nanoparticelle dannose per la salute?
Partita come denuncia dal blog di Beppe Grillo, in questo post, dal titolo emblematico Ferramenta Ambulanti, si è poi trasformata in una catena di email che avrà fatto parecchie volte il giro del mondo.

Beppe ha pubblicato un articolo in cui riportava i risultati di una ricerca condotta da due scienziati, un'esperto di farmacologia e una fisica, al secolo Stefano Montanari e Antonietta Gatti.

La ricerca riportava una lista di alimenti comprati al supermercato e contenenti nanoparticelle inorganiche altamente nocive.
Beppe Grillo, nei suoi spettacoli, insinuava poi che le lobbies avevano ritirato il microscopio elettronico ai due ricercatori, infastidite dalla pubblicazione dei risultati, e lanciava una raccolta di fondi per acquistare un nuovo microscopio, portata a termine con successo.



Tanto per rinfrescarci la memoria, ecco Grillo in uno dei suoi show che affronta l'argomento.



Dal blog si è poi sviluppata una catena impressionante di email. Paolo Attivissimo è andato a cercare Stefano Montanari e gli ha chiesto se fosse tutto vero.
L'intervista, in formato mp3, è scaricabile a questo indirizzo.

Ora, stabilite le coordinate, veniamo al punto.

C'è in rete un signore che sembrerebbe rispondere al nome di Francesco Sblendorio, il quale in questo post sostiene che Beppe Grillo faccia della disinformazione.

Il chè parrebbe un'accusa gravissima per chi, come Grillo, fa proprio della disinformazione un'arma per accusare il sistema.
Gli argomenti che Sblendorio usa non sono però ineccepibili. E allora proviamo ad eccepire. Elenchiamoli uno per uno, e vediamo che valutazione darne.

1. I ricercatori hanno scritto lettere alle aziende, che non hanno risposto

Beppe sostiene nei suoi spettacoli che i ricercatori, dopo avere scoperto le nanoparticelle all'interno degli alimenti incriminati, abbiano scritto alle aziende produttrici per informarle, e non abbiano ottenuto risposta alcuna.
Ora, il punto è che Montanari nella sua intervista nega di avere mai scritto ad alcuno.
Questo può essere vero. C'è tuttavia da dire che nel suo post, Grillo invita egli stesso le aziende citate a fornire una spiegazione pubblica di quanto venuto alla luce. Quello che Grillo lamenta, semmai, è che dopo la pubblicazione dei risultati della ricerca (sia sul sito ufficiale, che sul blog di Grillo, che ha una diffusione enorme), ci si sarebbe dovuti aspettare una reazione forte, una serie di controlli attenti e capillari per verificare l'entità e la diffusione delle contaminazioni. Tuttavia questo non è accaduto. Non una denuncia, non un'indagine, nessun interesse da parte dei media. Questo è il vero problema!
Grillo ha probabilmente sostenuto un'inesattezza sul particolare della lettera con richiesta di informazioni spedita dai due ricercatori, ma tale inesattezza appare ragionevolmente risibile di fronte alla gravità della scoperta.

Parlare di disinformazione, Sblendorio, è come puntare il dito contro la luna, indicandola luminosa nel cielo, e accorgersi che qualcuno concentra lo sguardo sul dito, anzichè seguirne la direzione.

2. Chi ha spinto per togliere il microscopio ai due ricercatori è stata la lobby di queste aziende, assieme alla Comunità Europea.

Qui l'autore dell'articolo (Sblendorio) dimostra un'evidente ingenutità.
Dopo la pubblicazione dei risultati delle ricerche, ai due scienziati viene sottratto il microscopio. Una coincidenza davvero impressionante, arrivata con notevole tempismo. Sblendorio basa l'accusa di disinformazione su quanto dichiara Montanari sul punto, ovvero che il microscopio è stato loro sottratto, vero, ma non dalle lobbies dell'industria alimentare (o da chi mangia sugli inceneritori), bensì da un responsabile dell'istituto scientifico il quale ne aveva l'autorità, e che evidentemente non gradiva le loro ricerche (parole testuali).
Ora, anche un bambino capirebbe che Montanari mai e poi mai potrebbe pubblicamente fare un atto d'accusa contro i mandanti, nè è plausibile che una lobby telefoni a lui direttamente per chiedergli gentilmente di smetterla di comprare biscotti e fare fastidiosi esami. Più probabilmente basterebbe fare pressione su chi ha l'autorità di destituire i due ricercatori dai loro incarichi, sottraendo loro lo strumento di indagine principale.
E' così che funziona il mondo. Grillo ha solamente fatto due più due. Il suo lavoro è quello di fare ridere, certo, e per farlo ha sempre scelto contenuti scomodi, unendo così l'utile al dilettevole. Grillo si prende la briga di dire quello che nessuno avrebbe mai il coraggio di dire, magari usando lo strumento dell'iperbole, magari esagerando un po', ma del resto è ormai consolidato profeta di questo inizio millennio: deve battere la gran cassa per farsi ascoltare.
Con la disinformazione, caro Sblendorio, tutto questo non ha nulla a che fare. Potresti magari accusare Grillo di diffamazione, cosa che accade spesso a chi si assume la responsabilità di quello che dice. Resterebbe invece da chiedere al responsabile dell'istituto di ricerca in questione come mai le ricerche di Montanari e della Gatti erano così indesiderate. Ma ho il vago sentore che le sue risposte sarebbero sì, in questo caso, un esempio di disinformazione. Forse Paolo Attivissimo potrebbe intervistare anche lui. Sarebbe interessante.

3. I prodotti elencati sono contaminati, in generale.

Se il punto precedente faceva difetto dal punto di vista di un'eccessiva ingenuità, qui devo dire che la logica di Sblendorio subisce un improvviso black-out.
L'argomentazione è la seguente: Montanari ha sostenuto che i prodotti elencati nella sua ricerca sono stati analizzati in un unico campione, comprato in un supermercato qualunque. Questo, se da un lato certifica che almeno in una confezione di Macine è stato rinvenuto del titanio (!!!), non autorizza a concludere che in tutte le confezioni di Macine sia contenuto del Titanio.
Non fa una grinza. E' logica elementare. Ma sarebbe come se io scoprissi che la mia Peugeot ha un difetto di costruzione tale per cui in curva i freni saltano, e non dovessi inquietarmi nè comunque rivalermi sulla Peugeot perchè non ho affatto dimostrato che esistano altre autovetture con identico difetto. A parte le stime probabilistiche (e di buon senso) che inducono a ritenere che se in un sacchetto di Macine c'è del Titanio, allora è quasi certo che tale elemento si trovi perlomeno in moltissime altre confezioni prodotte dallo stesso stabilimento nello stesso periodo, non significa comunque che se quei biscotti me li mangiassi io questo sia in qualche modo accettabile o consolante. E' criminoso in ogni caso che non ci sia una legge che obbliga a dichiarare gli elementi che possono fare parte di un alimento che compriamo, che paghiamo, e che può avere effetti devastanti sulla nostra salute. Se mi mangio anche solo un unico pacchetto di biscotti che mi manda all'altro mondo, io ho il diritto di esserne informato, e a chi me le ha vendute gli faccio un culo così'!.
In ogni caso, Grillo non ha mai sostenuto che "in tutte le confezioni" di un certo alimento sono presenti le stesse nanoparticelle, nelle stesse quantità, e questo da solo basta a confutare l'accusa di disinformazione.

Sblendorio, io proprio non ti capisco. Ma come!? Abbiamo dimostrato che se apri un pacco di biscotti c'è la possibilità che ti mangi qualcosa che ti può far venire il cancro, .. c'è qualcuno che te lo dice, e tu rispondi: 'Sì, ma non era proprio in tutti i pacchi, vero!?'.
Sono seriamente perplesso di fronte alla tua logica.
Inoltre anche qui, come prima, è da rilevare come Montanari non potrebbe mai fare un'affermazione che metta in guardia da un certo prodotto: rischierebbe una denuncia con richiesta di risarcimento danni che, se non dovesse perdere per mancanza di fondi e avvocati, quanto meno lo impegnerebbe in anni e anni di stillicidio giuridico.

4. Sbriciola e agita in aria "le macine", con un effetto scenico sicuramente molto forte, ma diffamando un prodotto che non c'entra nulla con i rischi dai quali Montanari vuole metterci in guardia

E qui arriviamo al delirio dialettico. Innanzitutto non c'è nessuna diffamazione perchè il fatto che le macine, almeno in una confezione, contengano del titanio è scientificamente dimostrato. Che poi tale prodotto non c'entri nulla con i rischi per la salute dai quali Montanari mette in guardia è una colossale assurdità.

Sblendorio, seguimi. Montanari ha studiato gli effetti negativi sulla salute delle nanoparticelle. Tali nanoparticelle vengono prodotte in quantità ridicole dalla natura stessa, per mezzo dell'attività vulcanica che da sola, in un anno, ne produce una quantità paragonabile a quella prodotta da una cittadina di medie dimensioni (mi pare in un solo giorno). Le stesse nanoparticelle vengono invece prodotte in quantità enormemente superiori dal traffico cittadino, industriale e dai famigerati inceneritori. Dopo avere vagato senza tema per l'aere, si depositano (oltrechè nei nostri polmoni) sui campi di grano, e da qui arrivano nelle confezioni di quei prodotti che hanno acquistato le partite di farina derivanti dalla lavorazione di quegli stessi campi di grano.

Sblendorio, passamela: 'Che ne sai tu di un campo di grano?'.

Ora, se la logica non mi fa difetto, è evidente che ingerire un pacco di macine che contenga nanoparticelle, o un qualsiasi altro prodotto inquinato, equivale a ingerire nanoparticelle, materiale inorganico dalla cui letalità Montanari va mettendoci in guardia. Ergo, se Cartesio non è morto invano, ingerire tale sventurato pacco di macine influisce in maniera drastica sulla mia salute.

Niente di male, dici tu: posso morire di tumore ma è solo una possibilità. Infatti ho una chance di cavarmela: basta scegliere dallo scaffale il pacco di macine non contaminato, dato che non è dimostrato che tutti i pacchi di macine siano venefici. Questo sì che è rassicurante. Ora mi sento meglio!

Una volta per dimostrare la propria virilità ci si procurava una pistola e si inseriva un proiettile nel tamburo, uno solo. Poi ognuno, a turno, si puntava la canna alla tempia e tirava il grilletto.

Oggi i tempi sono cambiati. Oggi si va al supermercato, nella corsia delle prime colazioni, e ognuno sceglie una confezione di macine a caso. Chi prende quella col titanio muore.


Grillo fa il comico. Ha ragione Montanari, non può essere considerato una fonte attendibile di verità scientifiche. Intanto però ha preso Montanari e Gatti dal loro laboratorio polveroso ed invisibile e ha dato loro voce. Da questa voce è nata una coscienza. Coscienza sociale e civile. Consapevolezza di quello che accade dietro alle macchine da presa delle pubblicità incantevoli alla Mulino Bianco, dove le mogli sono tutte belle, i mariti si svegliano con la cravatta al collo e i bambini giocano in un parco di dieci ettari quadrati coltivato a orchidee e tulipani mentre i genitori fanno colazione con un sorriso ebete guardandoli da una vetrata in cristallo appena pulito.

Se provi a farlo tu, invece, ti viene il cancro.

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martedì 4 settembre 2007

Fermiamo lo scontro di civiltà



La paura è lo strumento con il quale i tiranni governano le masse incoscienti.
La paura del diverso, dell'invasore, del mostro.
Fu così, ad esempio, che la chiesa si inventò Satana di sana pianta. Non esisteva negli antichi testi. Diede qualcosa da odiare alla gente, con un nome ed un volto. Attraverso la paura si ottenne in cambio il potere.
Lo fanno anche le mamme: se non fai il bravo arriva l'uomo nero e ti porta via.
Ancora oggi i mostri si costruiscono ad hoc, per assicurarsi il governo. Il motivo è semplice: chi ha paura è troppo occupato a proteggersi per mettere il naso fuori. Chi ha paura non cambia, perchè in presenza di una minaccia gli animali si stringono in cerchio.

E i veri lupi sono liberi di girare indisturbati, con tutte le risorse a loro disposizione.

Lo sanno bene gli uomini che tirano le fila. Così, in un occidente ormai troppo relativista per credere al diavolo nella sua forma più ingenua, inventarsi lo scontro di civiltà è la soluzione giusta per giustificare e scatenare le nuove crociate.
Le guerre, i conflitti vanno cronicizzati, dove non ci sono vanno inventate.
Gente come Bin Laden viene costruita, addestrata, finanziata, identificata poi con il male e data in pasto come moderna immaginetta del demonio affinchè venga appesa in ogni casa. La gente deve avere ben presente che se vuole sopravvivere la priorità è combattere. L'attenzione deve essere rivolta all'esterno, affinchè il male che è dentro di noi possa continuare ad agire indisturbato. E affinchè i veri problemi che affliggono i paesi restino nell'ombra.

Ma la gente cosa vuole davvero? La volontà popolare coincide con quella che viene contrabbandata dai media o è qualcosa di diverso? Cosa pensano i cittadini di ogni parte del mondo nel loro intimo?
Se si attraversano quelle linee inesistenti chiamate confini, è possibile che le leggi dell'anima mutino sapore così repentinamente? Possibile che i sentimenti siano così diversi?

La stragrande maggioranza delle persone in ogni angolo del mondo, di ogni colore e sotto ogni bandiera, ovvero la stragrande maggioranza di noi tutti, vuole solo due cose: pace e democrazia.
I sondaggi lo dimostrano inequivocabilmente.

Ma la notizia non deve trapelare.
L'importante è alimentare le diversità, perchè solo così è possibile fare leva sulla paura.

E allora non ci resta che scavalcare i filtri dell'informazione, attraversare i muri istituzionali, vanificare gli strumenti di controllo ideologici che il nostro sistema fintamente libero utilizza per costruire sogni fittizzi e inesistenti timori.

Costruiamoci da soli il mondo che vorremmo.

Oggi possiamo. Grazie ad internet. Grazie alla libertà che passa dalle nostre mani che corrono sulla tastiera, dalle nostre videocamere come occhi sempre puntati sul mondo vero, sulla realtà e non su una rappresentazione artefatta di essa.

Firmiamo una petizione trasversale, interculturale, multirazziale.
Diciamo basta a questa pretesa diversità, a queste divisioni artificiali.

Cambiamo le cose dal basso.

Aiuta a far emergere un nuovo ordine di democrazia globale.
Firma anche tu, adesso, la petizione: http://www.avaaz.org/en/stop_the_clash/

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sabato 1 settembre 2007

Matrix è qui: il biofuel si mangia il nostro cibo!

Ricordate Matrix? Le macchine che se ne vanno a zonzo godendosi un pianeta Terra ormai devastato e ridotto a una landa desolata (del resto come potrebbero mai sentire la nostalgia di un bel tramonto o del profumo di un fiore).

In Matrix l'uomo è ridotto a cibo. Cibo per IA, il sistema di intelligenza artificiale che ha preso il controllo di ogni cosa, e che si nutre di esseri umani, coltivati in appositi baccelli.

Il film ci è piaciuto molto. Tanto che abbiamo deciso di cominciare subito, convertendo aree di terreno sempre maggiori alla coltivazione del biofuel: il carburante vegetale che dovrebbe renderci parzialmente autonomi da un instabile medio oriente, dal petrolio i cui giacimenti sono in corso d'esaurimento.

That's it! In un mondo dove da quando siamo bambini sentiamo parlare di intere popolazioni che soffrono la fame, noi coltiviamo la terra per sfamare le macchine.
Non solo: incentiviamo i produttori ad abbandonare la coltivazione del mais, ormai superata, per passare al biofuel. La nostre automobili hanno sete. Una sete sempre maggiore, dato che il numero di veicoli pro capite è ormai altissimo.

Meno terre coltivate per sfamare gli uomini = meno grano disponibile.
Meno grano disponibile = più alto il costo per il consumatore.
L'equazione è semplice: i costi del cibo stanno lievitando vertiginosamente. Anzichè abbassarli, per far mangiare tutti, li stiamo alzando per andare al lavoro su potentissimi SUV. Stare in coda nel traffico la mattina, si sa, è pericoloso. Meglio essere grossi.

Hanno inventato sistemi alternativi: macchina elettriche, che si muovono aiutate dall'energia solare. C'è in giro perfino qualcosa che si muove con un litro d'acqua versato nel serbatoio. Vendono un motorino elettrico che con due euro al mese ti fa fare quaranta chilometri al giorno. Non paghi bollo e paghi metà assicurazione. Ma sono sistemi troppo poco redditizi. Le casse dello stato sono abituate bene, e del resto non si può mettere il monopolio sul sole o sull'acqua.
Ma sul biofuel sì.

Tanto basta per togliere il pane all'uomo e infilare una spiga di grano nel culo di un auto.

La fine del mondo è vicina: pentitevi!


Articoli di riferimento

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