Quanto vale l'informazione libera?
Attenzione:
Quanto vale l'informazione libera e indipendente? A parole è un bene inestimabile. E' la base sulla quale si fonda la capacità di scelta dei cittadini, ovvero degli elettori. Dunque è inalienabile presupposto per una democrazia reale.
Proprio per questo, tuttavia, ha grandi implicazioni etiche. Se la democrazia fosse una religione, un'informazione non controllata sarebbe il primo comandamento. Per questo motivo viene spesso percepita come una missione. E come per una missione, si deve fare per spirito di servizio. E' volontariato.
Questo ragionamento conduce in fretta a un paradosso: chi fa della disinformazione ha un lauto stipendio, perchè assolve ad una funzione criminosa, sovvenzionata dai malfattori stessi che se ne avvantaggiano. Chi invece cerca di informare correttamente deve fare la fame.
Quanto vale quindi l'informazione libera e indipendente? Non si sa, ma economicamente parlando vale meno della disinformazione coordinata e continuativa.
Così, il mestiere di libero informatore è un lavoro che può fare solo chi non ha problemi di soldi, oppure chi è disposto a farsi controllare.
Io non ricado in nessuna delle due categorie. Quindi, con estrema trasparenza vi rinnovo la domanda: quanto vale per voi un'informazione libera e indipendente? E' possibile trovare forme di monetizzazione alternative, per non lasciare un'attività così delicata nelle mani di chi non si fa scrupolo a servirsene in maniera strumentale?
Vi chiedo di compilare un breve questionario. Non sono che una decina di domande, si risponde in due minuti. E' molto importante che siate sinceri.
Pubblicherò i risultati online e li discuteremo insieme.
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L'Italia Dei Valori mi ha invitato a Vasto, da venerdì 12 a domenica 14 settembre, al terzo incontro nazionale.
Ritengono "fondamentale la presenza di blogger che garantiscano un’informazione vera e trasparente".
Internet sta cambiando le cose. Se avete domande, suggerimenti o critiche da avanzare a IDV, scrivetele tra i commenti, le girerò ai miei intervistati.
Ritengono "fondamentale la presenza di blogger che garantiscano un’informazione vera e trasparente".
Internet sta cambiando le cose. Se avete domande, suggerimenti o critiche da avanzare a IDV, scrivetele tra i commenti, le girerò ai miei intervistati.
Quanto vale l'informazione libera e indipendente? A parole è un bene inestimabile. E' la base sulla quale si fonda la capacità di scelta dei cittadini, ovvero degli elettori. Dunque è inalienabile presupposto per una democrazia reale.
Proprio per questo, tuttavia, ha grandi implicazioni etiche. Se la democrazia fosse una religione, un'informazione non controllata sarebbe il primo comandamento. Per questo motivo viene spesso percepita come una missione. E come per una missione, si deve fare per spirito di servizio. E' volontariato.
Questo ragionamento conduce in fretta a un paradosso: chi fa della disinformazione ha un lauto stipendio, perchè assolve ad una funzione criminosa, sovvenzionata dai malfattori stessi che se ne avvantaggiano. Chi invece cerca di informare correttamente deve fare la fame.
Quanto vale quindi l'informazione libera e indipendente? Non si sa, ma economicamente parlando vale meno della disinformazione coordinata e continuativa.
Così, il mestiere di libero informatore è un lavoro che può fare solo chi non ha problemi di soldi, oppure chi è disposto a farsi controllare.
Io non ricado in nessuna delle due categorie. Quindi, con estrema trasparenza vi rinnovo la domanda: quanto vale per voi un'informazione libera e indipendente? E' possibile trovare forme di monetizzazione alternative, per non lasciare un'attività così delicata nelle mani di chi non si fa scrupolo a servirsene in maniera strumentale?
Vi chiedo di compilare un breve questionario. Non sono che una decina di domande, si risponde in due minuti. E' molto importante che siate sinceri.
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