le intuizioni ovvie di claudio messora

lunedì 8 settembre 2008

Irlanda e Trattato di Lisbona: le ragioni del no.

Le proteste al parlamento europeo per l'assenza di un referendum sul Trattato di Lisbona

Il Trattato di Lisbona: 70 articoli per riscrivere la Costituzione Europea.
In questo post avevamo sollevato il cofano e iniziato a gettare uno sguardo su puleggie e rotelle. Doveva entrare in vigore dal 1° gennaio 2009, senonchè qualcuno aveva fatto i conti senza l'oste. L'oste in questo caso è l'Irlanda, che in un referendum del 12 giugno 2008 ha detto un secco no alla riforma. Così i 24 paesi che hanno già ratificato il trattato (oltre all'Irlanda mancano ancora la Svezia e la Repubblica Ceca) dovranno aspettare, almeno fino a quando l'Europa non avrà deciso come affrontare il risultato referendario. Se l'oste è l'Irlanda, i conti in questo caso li ha fatti The Gallup Organization, una società che da più di 70 anni studia la natura e il comportamento dell'essere umano. Alla Gallup hanno fatto un po' di telefonate, e hanno pubblicato i risultati di un sondaggio post-referendario, nel quale sostanzialmente si chiedeva conto ai pel di carota della loro posizione.

Alla domanda "per favore, mi dica le ragioni del suo voto contrario al Trattato", ecco come gli irlandesi hanno risposto.

%risposta
22%Perchè non ne so abbastanza e non voglio votare qualcosa di cui ho scarsa conoscenza
12%Per proteggere l'identità irlandese
6%Per salvaguardare la neutralità irlandese in materia di sicurezza e difesa
6%Non mi fido dei nostri politici
6%Perderemo il nostro diritto di avere un commissario irlandese in ogni commissione
6%Per proteggere il nostro sistema di tassazione
5%Sono contro all'idea di un'Europa unificata
4%In segno di protesta contro le politiche del governo
4%Per evitare che l'Europa si pronunci all'unisono su questioni globali
4%Perchè i grossi stati membri decidono le politiche europee
3%Per proteggere l'influenza dei piccoli stati
2%Porterebbe all'introduzione anche in Irlanda della legislazione europea in materia di matrimoni gay, aborto, eutanasia
1%Per evitare il flusso immigratorio
1%Perchè l'Europa va bene così, non ha bisogno di alcun aggiustamento
14%Altro
3%Non sa - non risponde


Da notare che sono soprattutto i giovani ad essersi espressi in maniera contraria. Nella fascia di età compresa tra i 18 e i 24 anni hanno detto no ben il 61.2% dei votanti, e lo stesso hanno fatto il 54,6% degli adulti tra i 25 e i 39 anni. E' una coincidenza che i no siano maturati soprattutto tra coloro che presumibilmente usano internet come mezzo di informazione integrativa?

In ogni caso, agli irlandesi essere consultati piace, tanto è vero che quasi il 66% risponde di volere ulteriori referendum sulle questioni di un certo rilievo nazionale.
Agli italiani invece sarebbe stato inutile fare qualsiasi domanda, perchè a decidere la ratifica ci hanno pensato le camere, senza che il minimo risalto venisse dato alla faccenda, tra il 23 e il 31 luglio scorsi, con piena unanimità - 837 voti favorevoli su 837.

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