le intuizioni ovvie di claudio messora

mercoledì 23 luglio 2008

Una sedia elettrica per bambini

Un uomo su una sedia elettrica. Il boia arma il generatore, da il contatto. Il condannato trasale, inizia un orrendo supplizio che tra disperate convulsioni, raccapriccianti gorgoglii e fumo intriso di carne bruciata mostra un'atroce agonia. Infine sopraggiunge la morte.
Il tutto accompagnato da risate, padri che incitano i loro piccoli a guardare, bambini che spalancano la bocca, piacevolmente rapiti..
No, non è l'ultima moda texana in fatto di esecuzioni capitali: è un'attrazione da luna park.



Per la precisione, si trova all'Idroscalo di Milano, ed è arrivata fresca fresca da Las Vegas, dove la Distortions la produce per soli cinquemila euro.
Considerato che ne rende milleseicento al mese, si ripaga in fretta.

Visto il successo, altre aziende sono già al lavoro per realizzare analoghe simulazioni. C'è quella dell'Iracheno che sgozza l'ostaggio americano, con copiosi spruzzi di sangue. Poi c'è il bambino che salta sulla mina e un arto finisce addosso agli spettatori (che lo possono comprare per aggiuntivi 5€). Divertentissimo il palestinese imbottito di tritolo che si fa esplodere, anche se non raggiunge la spettacolarità dell'italiano che da fuoco alla baracca ROM bruciando vivi quattro bambini. C'è grande attesa per quella che si annuncia la più strepitosa di tutte: un senatore intento a votare il Lodo Alfano. L'unico spettacolo vietato ai minori, data la sua intollerabile oscenità.

Quando ero piccolo, all'ora della nanna mia madre mi raccontava la favola di Cappuccetto Rosso. Oggi gli psicologi pensano che sia inadatta per un bambino. Il lupo che mangia la nonna, dicono, è troppo violento.
Vuoi mettere far trovare sotto l'albero un bel condannato a morte che frigge alla pressione di un pulsante?

C'era un tempo in cui orde di popoli imperversavano per l'Europa. La chiesa li ha definiti barbari perchè alcuni di loro, come i Vichinghi, avevano solo una tradizione orale, quindi non potevano essere civili. E soprattutto copulavano senza apparenti freni inibitori. Seccante!

Si moriva, certo. Spesso per un nonnulla. La morte attraversava la vita di tutti i giorni come un'inalienabile realtà. Se ne aveva paura.

Tuttavia quello che si teme, si rispetta. Oggi invece la morte è stata spettacolarizzata. La lobotomia cerebrale mediatica ha cancellato ogni residuo di legame con la realtà. Tutti siamo in grado di aprire una scatoletta, ma quasi nessuno avrebbe il coraggio di tirare il collo a una gallina. Ci emozioniamo guardando un'avventura ambientata su in isola selvaggia, e non ci accorgiamo che nel frattempo il nostro corpo langue come un involucro floscio sul divano di casa. Siamo spettatori di una vita immaginaria.

Per questo non abbiamo più rispetto per la tragedia della morte.

Spegnete il telecomando.
Anzi.. spegnete anche il computer.




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