le intuizioni ovvie di claudio messora

lunedì 14 luglio 2008

Arrestato Del Turco: Berlusconi proclama "L'editto di Parigi".

Il presidente dell'Abruzzo in carcere per concussione: per lui presunta tangente da 5.800.000 di euro. L'inchiesta, avviata due anni fa per la movimentazione di 14 milioni di euro, di cui 12,8 già consegnati, ha portato ben 35 persone ad essere indagate dalla magistratura e all'arresto di Ottaviano Del Turco, più un'altra decina di assessori e funzionari. Reati contestati: associazione per delinquere, concussione, corruzione, riciclaggio, truffa, falso e abuso d'ufficio.

Sembrerebbe una cosa gravissima. Eppure diventa niente di fronte all'immediata dichiarazione del Presidente del Consiglio italiano, stato democratico basato (lo ricordiamo) sulla separazione e quindi sul riconoscimento legittimo tra i poteri.



"Sì, ho sentito, e mi sembra una cosa molto strana che ci sia una decapitazione completa, quasi una retata, di un intero governo di una regione; ho sentito anche il teorema accusatorio, conoscendo l'attuale sistema dell'accusa in Italia..."

"Necessaria riforma radicale della magistratura."

Dalla Francia, Berlusconi lancia l'Editto di Parigi. Si legge così: il potere legislativo delegittima quello giudiziario. Anche quando a farne le spese è il Partito Democratico, a testimonianza che gli interessi da difendere sono trasversali, e che destra e sinistra sono illusioni create ad arte. Divide et impera.

Questa è l'anticamera della guerra civile. Chissà se Berlusconi si rende conto delle conseguenze delle sue parole sui destini di un popolo, quello italiano, narcotizzato dalle sue televisioni spazzatura.

I casi sono due:
  • o hanno ragione gli Stati Uniti d'America, che al G8 distribuivano un press kit ai giornalisti dove lo definivano un politico dilettante, che governa grazie al suo impero mediatico in una paese dove la corruzione è dilagante;
  • oppure sta mettendo in atto con estremo puntiglio il piano sovversivo del maestro Licio Gelli, di cui era sostenitore con tessera 1816, il quale conteneva come punto fondamentale la rifondazione della magistratura.


La situazione non è più tollerabile. Gli italiani non se lo meritano. Alfano gli ha già garantito l'immunità, che a differenza di quanto viene impunemente sostenuto non è una prassi consolidata negli altri paesi.

Sentiamo a tal proposito il parere di oltre cento costituzionalisti italiani: "L'immunità temporanea per reati comuni è prevista solo nelle Costituzioni greca, portoghese, israeliana e francese con riferimento però al solo Presidente della Repubblica, mentre analoga immunità non è prevista per il Presidente del Consiglio e per i Ministri in alcun ordinamento di democrazia parlamentare analogo al nostro, tanto meno nell'ordinamento spagnolo più volte evocato, ma sempre inesattamente."

Basta, Silvio! Adesso stai davvero esagerando.
Nerone si limitò ad incendiare Roma. Tu stai mandando in fumo un paese intero!


video allegati

Le basi di una democraziaIl Discepolo 1816Sul press kit del G8



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