Impulso #1. Il grande giornale della rete
Innanzitutto vi ringrazio.
Questo spazio è cresciuto tantissimo, sia in termini di frequentatori che di qualità del pensiero espresso. Lentamente stiamo raggiungendo un livello di comunicazione superiore. Ci sono perfino professori che mi scrivono da Lima, perchè mostrano alcuni di questi contributi alle loro classi. Lo stesso fanno alcuni professori italiani.
E' la dimostrazione che la rete c'è. E' la prova che insieme si può fare molto.
Continuo a produrre uno sforzo immenso ed estenuante nel costante tentativo di conciliare le esigenze del videoblog, che richiede contenuti di buona qualità ad un ritmo costante, con i miei limiti di uomo. Per quanto si possano rubare ore di sonno al proprio corpo, e occasioni per stare insieme alla propria famiglia, esiste un limite invalicabile che da soli non si può superare.
Tuttavia le vostre richieste continuano ad aumentare. Ci sono mille questioni da affrontare. Mille risposte da cercare e da pubblicare. I tempi sono maturi per tentare il salto di qualità e coinvolgere un pubblico sempre maggiore in un momento storico fondamentale per il futuro che sta prendendo forma.
Viviamo in un'epoca straordinaria. Dopo milioni di anni di evoluzione, per la prima volta ci è data l'occasione di oltrepassare i nostri confini individuali e iniziare a ragionare collettivamente. Le informazioni passano di coscienza in coscienza alla velocità del pensiero. Senza intermediari. Le soluzioni vanno delineandosi grazie alla grande mente distribuita. Un giorno saremo ricordati come i pionieri, quelli che hanno dato inizio alla trasformazione, che non hanno ceduto di fronte agli inevitabili tentativi di strumentalizzazione, e che hanno consegnato alla storia un luogo dove alle idee è consentito volare come il polline a primavera, trasportando il loro contenuto fertile di mente in mente.
Ora c'è bisogno di voi. Io più di così non posso. Dobbiamo comunicare con i nostri fratelli oltre confine. Dobbiamo guadagnare metri in questa corsa contro la cattiva informazione. Servono nostri connazionali che vivono all'estero, e so che ce ne sono tanti. Qualcuno che abbia completa padronanza della cultura locale, magari uno per ogni lingua, con la voglia di tradurre i contenuti del blog, i testi dei video. Così lanceremo un messaggio in bottiglia che navigherà in acque internazionali.
Serve che chiunque abbia a cuore i temi a noi tanto cari imbracci il mouse e inizi a compiere indagini sul luogo del delitto, la rete, a caccia di indizi, prove, testimonianze. Serve che i singoli nodi della rete, io, tu, voi, si organizzino facendo confluire informazioni strutturate, facili da sintetizzare in un video. Un video che sia espressione dell'intelligenza collettiva, voce del giornalismo distribuito. Serve che ognunuo scriva una parola del prossimo intervento, che più persone si organizzino in frasi, e che tutti insieme scrivano una storia. Una storia con mani, braccia, piedi per andare di porta in porta, a bussare, raccontare, informare.
Il grande giornale della rete.
E quando il grande giornale della rete pubblicherà, all'unisono, notizie orfane di editore, sarà un muro di informazioni che si abbatterà compatto sulle fragili scogliere omertose, indebolendole indefinitamente.
Questo spazio è cresciuto tantissimo, sia in termini di frequentatori che di qualità del pensiero espresso. Lentamente stiamo raggiungendo un livello di comunicazione superiore. Ci sono perfino professori che mi scrivono da Lima, perchè mostrano alcuni di questi contributi alle loro classi. Lo stesso fanno alcuni professori italiani.
E' la dimostrazione che la rete c'è. E' la prova che insieme si può fare molto.
Continuo a produrre uno sforzo immenso ed estenuante nel costante tentativo di conciliare le esigenze del videoblog, che richiede contenuti di buona qualità ad un ritmo costante, con i miei limiti di uomo. Per quanto si possano rubare ore di sonno al proprio corpo, e occasioni per stare insieme alla propria famiglia, esiste un limite invalicabile che da soli non si può superare.
Tuttavia le vostre richieste continuano ad aumentare. Ci sono mille questioni da affrontare. Mille risposte da cercare e da pubblicare. I tempi sono maturi per tentare il salto di qualità e coinvolgere un pubblico sempre maggiore in un momento storico fondamentale per il futuro che sta prendendo forma.
Viviamo in un'epoca straordinaria. Dopo milioni di anni di evoluzione, per la prima volta ci è data l'occasione di oltrepassare i nostri confini individuali e iniziare a ragionare collettivamente. Le informazioni passano di coscienza in coscienza alla velocità del pensiero. Senza intermediari. Le soluzioni vanno delineandosi grazie alla grande mente distribuita. Un giorno saremo ricordati come i pionieri, quelli che hanno dato inizio alla trasformazione, che non hanno ceduto di fronte agli inevitabili tentativi di strumentalizzazione, e che hanno consegnato alla storia un luogo dove alle idee è consentito volare come il polline a primavera, trasportando il loro contenuto fertile di mente in mente.
Ora c'è bisogno di voi. Io più di così non posso. Dobbiamo comunicare con i nostri fratelli oltre confine. Dobbiamo guadagnare metri in questa corsa contro la cattiva informazione. Servono nostri connazionali che vivono all'estero, e so che ce ne sono tanti. Qualcuno che abbia completa padronanza della cultura locale, magari uno per ogni lingua, con la voglia di tradurre i contenuti del blog, i testi dei video. Così lanceremo un messaggio in bottiglia che navigherà in acque internazionali.
Serve che chiunque abbia a cuore i temi a noi tanto cari imbracci il mouse e inizi a compiere indagini sul luogo del delitto, la rete, a caccia di indizi, prove, testimonianze. Serve che i singoli nodi della rete, io, tu, voi, si organizzino facendo confluire informazioni strutturate, facili da sintetizzare in un video. Un video che sia espressione dell'intelligenza collettiva, voce del giornalismo distribuito. Serve che ognunuo scriva una parola del prossimo intervento, che più persone si organizzino in frasi, e che tutti insieme scrivano una storia. Una storia con mani, braccia, piedi per andare di porta in porta, a bussare, raccontare, informare.
Il grande giornale della rete.
E quando il grande giornale della rete pubblicherà, all'unisono, notizie orfane di editore, sarà un muro di informazioni che si abbatterà compatto sulle fragili scogliere omertose, indebolendole indefinitamente.
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