le intuizioni ovvie di claudio messora

giovedì 19 febbraio 2009

L'inferno sotto l'Abruzzo

SOS Ortona - Fermate il Centro Oli
Intervista a Mauro Di Mauro, agricoltore di Ortona

 L'idrogeno solforato (H2S) e l'anidride solforosa (SO2) sono sostanze tossiche. L'Idrogeno Solforato è classificato come veleno, i suoi effetti sono simili a quelli del cianuro. A basso dosaggio è causa di disturbi neurologici, respiratori, motori, cardiaci ed è collegato ad una maggiore ricorrenza di aborti spontanei nelle donne. Inoltre, è causa di cancro al colon retto.

 Agli abitanti della Basilicata non serve leggere l'Atto 1-00084 del Senato della Repubblica per capire che l'acido solfidrico fa male. Lo sanno per eseperienza diretta. Muoiono di tumore: loro e i loro animali, sacrificati sugli altari consacrati all'oro nero. Quarantasette pozzi di estrazione petrolifera che producono l'80% del greggio italiano. E producono anche forti esalazioni di idrocarburi policiclici aromatici e idrogeno solforato, derivanti dal processo di idro-desulfurizzazione del petrolio - ma H2S si ottiene anche dall'estrazione di Gas Naturale.

 L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) consiglia di tenere le emissioni sotto le 0,005 ppm (parti per milione). Il Governo Federale degli Stati Uniti è più cauto, e raccomanda di tenersi al di sotto di 0,001 ppm. Io sono più cauto ancora: raccomando di non esalare un accidenti di niente.
 In Italia c'è una soglia spensierata di 5 ppm, ma questo non vale per ENI, AGIP e il resto dell'allegra compagnia del tumore. A loro il DM del 12 luglio 1990 permette di esalare per 30 parti per milione, ovvero circa seimila volte quanto fissato dall'OMS.

 Questo una volta era il bel paese. Oggi è uno stivale incatramato. In america l'attività estrattiva del petrolio è vietata sull'85% del territorio, e chi vuole bucherellare in mare deve tenersi a non meno di 160Km dalla costa. In Norvegia bisogna stare almeno a 50Km al largo. In Basilicata, il 70 per cento del territorio è coperto da permessi estrattivi. In Abruzzo siamo ormai al 50%. L'Abruzzo rischia di diventare un groviera, con ricadute di piogge acide in un'area di 60Km da ogni centro di raffinamento.

 Una ricerca dell'Università della California ha studiato gli effetti dell'esposizione a basse quantità di idrogeno solforato sulla vegetazione. Hanno provato prima con 3 ppm. TUTTE le specie analizzate, comprese ovviamente quelle commestibili (spinaci, pomodori, mele, fagioli, legumi, albicocche, piselli, pesche, fagioli, cetrolio, more, broccoli, radicchio, salvia, tabacco, carote, mais, zucche, grano, fragole, peperoni, rose, girasole, melanzane...) soffrivano di danni alle foglie, defoliazione, crescita ridotta e morte. Per chi non avesse dimestichezza con la matematica: noi consentiamo ai petrolieri di esalare veleni dieci volte tanto le concentrazioni alle quali la vegetazione muore.

 Propongo di irrorare una volta per tutte di idrogeno solforato il parlamento, avendo prima cura di sigillare porte e finestre. Subito dopo, trivelliamo mezza Arcore. Forse non ci troveremo il petrolio, ma volete mettere la soddisfazione?

 Mi scrive Maria Rita D'Orsogna, ricercatrice italiana della California State University, Los Angeles.
 Ricevo e pubblico la sua lettera aperta a Gianni Chiodi, governatore della Regione Abruzzo. Quello della Lettera Aperta sulla Grande Balla di Berlusconi, alla quale nè lui nè il suo staff si sono mai degnati di rispondere.
 Ma noi sui giornali ci siamo finiti lo stesso.

 Per chi volesse inoltrare a Chiodi la lettera di Maria Rita, ecco i suoi indirizzi email: presidente@giannichiodi.com, stampa@giannichiodi.com, comunicazione@giannichiodi.com.

Lettera aperta a Gianni Chiodi

Presidente Chiodi,

le scriviamo perche' la deriva petrolifera della nostra regione procede senza alcun segnale di contrasto da parte della sua amministrazione regionale. Questo e' molto grave perche' non c'e' assolutamente tempo da perdere vista l'urgenza e i pericoli a cui andiamo incontro.

Ad oggi, la META' del nostro territorio e' interessata da permessi estrattivi di vario genere. Su quel territorio vive l'80% della popolazione abruzzese.
Ci sono i nostri mari, i nostri campi, le nostre vite a cui non vogliamo rinunciare per fare arricchire ditte petrolifere straniere e multinazionali senza scrupoli.

Lei in campagna elettorale ha promesso di contrastare la petrolizzazione della citta' di Ortona. Bene, questo e' il momento di mantenere quella promessa, fatta per Ortona, ma che in realta' riguarda tutto l'Abruzzo. LA NOSTRA REGIONE NON DEVE FARE LA FINE DELLA BASILICATA.
Chiediamo una moratoria immediata di almeno 30 anni contro qualsiasi tipo di opera di raffinamento e di estrazione del petrolio sul nostro territorio.

Lei porta sulle spalle una responsabilita' enorme. Sara' il coraggio che lei avra' o non avra', saranno le azioni che lei prendera' o non prendera', sara' la statura morale a cui lei decidera' di elevarsi o meno che decideranno il futuro delle generazioni d'Abruzzo.
Scelga di salvarci da decenni di malattie, territori stuprati, agricoltura defunta, poverta' diffusa ed emigrazione di massa. Scelga di stare dalla parte dei cittadini e non del potere dei forti.

Abbiamo bisogno di atti concreti di cui la popolazione sia partecipe ed informata. Adesso e' il tempo di agire.

Los Angeles, CA (USA)
19 Febbraio 2009


In rappresentanza dei rispettivi movimenti-associazioni-bloggers:

Maria Rita D'Orsogna - No al centro petroli dalla California (Los Angeles)
Enrico Gagliano - Impronte (Giulianova)
Attilio Di Mattia - Abruzzo Sostenibile (Montesilvano)
Fabio Di Stefano - Associazione Medici per l'Ambiente (Ortona)
Antonello Tiracchia - Nuovo Senso Civico (Lanciano)
Catia Giovina Mattioli - Comitato Miglianico contro il centro oli (Miglianico)
Andrea Iezzi - Comitato Abruzzese del Paesaggio (Pescara)
Luca Fanaro - Vastesi.com (Vasto)
Tiziano Frezza - Facebook contro il centro oli (L'Aquila)
Marco Giangrande - Abruzzo in Movimento (Ortona)
Pasquale Morone - Libera Associazione Barbarica (Vasto)
Giusto Di Fabio, Lino Olivastri - Comitato Natura Verde (Tollo)
Mauro Vanni - Liberta di Parola (Ortona)
Nino Di Bucchianico - Abruzzo Rinnovabile (Francavilla)
Tommaso Palermo - Proposte Per Chieti (Chieti)
Domenico Zenobio - Italia Nostra (Atri)
Claudio Censoni - Comitato Abruzzese per i Beni Comuni (Giulianova)

recapiti telefonici: 001 310 570 5591, 329 0604187, 339 1697748, 0872 717014

Diffondere, Divulgare, Diramare.
Le Tre D che salveranno il mondo!


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