Sgarbi - Travaglio: Darwin aveva ragione!
Ieri sera ad AnnoZero Santoro ha invitato Sgarbi, che ha così avuto modo di confrontarsi anche con Marco Travaglio, seduto al suo fianco quasi avessero eguale dignità in un supposto confronto alla pari.
Sgarbi si e' prodotto nel suo solito show circense, e con la consueta considerazione per le opinioni altrui, che così bene connota lo spirito liberale della corrente politica che rappresentava all'interno del contraddittorio, ha ricoperto di ingiurie l'esile figura di Travaglio, il quale senza scomporsi pacatamente attendeva, dando modo agli sproloqui del nostro ex onorevole, che emanavano come flatulenze residuo di una cattiva digestione, di disperdere la loro carica di becera primordialità. un po' come si fa quando si vuole far cadere in trappola un'animale dalla considerevole forza bruta ma dalla poca astuzia.
Tuttavia, alcuni cori critici si sono levati nei confronti del conduttore, supposto reo di avere concesso al primitivo Sgarbi eccessiva facoltà di vituperio nei confronti di un ospite dello studio.
Personalmente ritengo che bene abbia fatto Santoro a concedere al nostro piena e totale possibilità di affabulazione, mettendo in luce tutta la raffinatezza intellettuale di cui e' capace e lasciando alle sue capacità logiche spazio sufficiente ad argomentare al meglio le ragioni che e' in grado di produrre.
Lasciargli infatti la scena e' stata la lezione di laboratorio più efficace di tutte, che meglio di qualsiasi teoria darwiniana ha impresso nell'immaginario collettivo quale sforzo e quanto tempo siano stati prodotti nel lungo ed estenuante cammino evolutivo dell'essere umano, dal cercopiteco con la clava all'Homo Sapiens Sapiens.
Ricordarsi da dove veniamo e' sempre il modo migliore per capire dove vogliamo andare.
O perlomeno dove non vogliamo andare.
Sgarbi si e' prodotto nel suo solito show circense, e con la consueta considerazione per le opinioni altrui, che così bene connota lo spirito liberale della corrente politica che rappresentava all'interno del contraddittorio, ha ricoperto di ingiurie l'esile figura di Travaglio, il quale senza scomporsi pacatamente attendeva, dando modo agli sproloqui del nostro ex onorevole, che emanavano come flatulenze residuo di una cattiva digestione, di disperdere la loro carica di becera primordialità. un po' come si fa quando si vuole far cadere in trappola un'animale dalla considerevole forza bruta ma dalla poca astuzia.
Tuttavia, alcuni cori critici si sono levati nei confronti del conduttore, supposto reo di avere concesso al primitivo Sgarbi eccessiva facoltà di vituperio nei confronti di un ospite dello studio.
Personalmente ritengo che bene abbia fatto Santoro a concedere al nostro piena e totale possibilità di affabulazione, mettendo in luce tutta la raffinatezza intellettuale di cui e' capace e lasciando alle sue capacità logiche spazio sufficiente ad argomentare al meglio le ragioni che e' in grado di produrre.
Lasciargli infatti la scena e' stata la lezione di laboratorio più efficace di tutte, che meglio di qualsiasi teoria darwiniana ha impresso nell'immaginario collettivo quale sforzo e quanto tempo siano stati prodotti nel lungo ed estenuante cammino evolutivo dell'essere umano, dal cercopiteco con la clava all'Homo Sapiens Sapiens.
Ricordarsi da dove veniamo e' sempre il modo migliore per capire dove vogliamo andare.
O perlomeno dove non vogliamo andare.
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