le intuizioni ovvie di claudio messora

domenica 2 marzo 2008

Energie Rinnovabili - Effetto Serra for dummies

Pianeta Terra.
XXI secolo.

Sembra che abbiano un problema laggiù! Stanno giocando al piccolo chimico, e l'atmosfera, come dire.. si sta surriscaldando!

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L'effetto serra è un fenomeno cruciale per la nostra vita; se non ci fosse, la temperatura media al suolo sarebbe di meno 18 gradi! Brrrrrr!

Per fortuna che l'anidride carbonica, il vapore acqueo, il metano.. i gas serra, insomma, assorbono le radiazioni infrarosse riflesse dalla superficie della Terra, e ce le rispediscono indietro, mantenendoci ad una più confortevole media di quindici gradi centigradi. Una specie di climatizzatore di serie, che da circa 650.000 anni mantiene il livello di CO2 nell'atmosfera, l'anidride carbonica, su un valore ragionevole di 280ppmv, cioè 280 parti per milione in volume.

Alzi la mano chi a scuola non si è dovuto sorbire la storia della fotosintesi clorofillana.
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Lo sospettavo! Nessuno!

La CO2 è sempre stata tenuta a bada dalle piante, che la immagazzinano restituendoci ossigeno. E anche dal mare, che ne assorbe quantità industriali. Poi le piante muoiono, poverine, sedimentano, si stratificano, dopo qualche milione di anni abbiamo un nuovo giacimento fossile... In pratica, è così che il mondo mette la roba vecchia in cantina.

Ma noi siamo abilissimi a ripulire le cantine!
150 anni: tanto ci è bastato! Il tempo di una piccola rivoluzione industriale, robetta da niente, per estrarre buona parte dei combustibili fossili, bruciarli e... PUFF... reintrodurli nell'atmosfera in un colpo solo!

Complimenti!! Complice la deforestazione selvaggia, meno della metà dell'anidride carbonica attualmente prodotta viene riassorbita: anche a smetterla oggi stesso, l’atmosfera ne avrebbe almeno per altri 200 anni.

In un paio di secoli abbiamo bruciato tanto petrolio, carbone e metano da accumulare il 35% di CO2 in più, arrivando alla ragguardevole concentrazione di 380ppmv, e se questo trend non si arresta, entro il 2050 avremo solo perso il 98% delle barriere coralline.
Insomma: niente più snorkeling. Non possiamo permetterlo!

Se poi con la CO2 dovessimo arrivare a 500ppmv, uhm... fatemi pensare... ci saremmo già giocati metà della fauna marina!

Insomma: le emissioni mondiali di gas serra devono stabilizzarsi (non aumentare) entro il 2015, e dimezzarsi entro il 2050. Altrimenti i pesci non sarebbero i soli a pagarne le conseguenze: a farla da padrone sarebbero uragani, tifoni, tempeste tropicali ed extratropicali, alluvioni, siccità, ondate di caldo e freddo.. Il livello dei mari potrebbe salire tanto da sommergere la Versilia e la pianura Padano/Veneta. Eh, insomma: la Lega non ce l’avrebbe più duro.

Una bolgia dantesca al confronto sarebbe una gita scolastica.

Ma che ce ne faremo poi di tanto combustibile? Il primo responsabile è il settore energetico: il processo di generazione dell’energia elettrica attraverso la combustione delle riserve fossili è la principale fonte di emissione di CO2 (40%). Poi vengono il traffico veicolare (21%), alcuni comparti industriali come l’industria manifatturiera e mineraria (18%) e la produzione di cemento, a noi tanto caro.
E poi ci siamo anche noi privati, mica scherziamo! Vogliamo stare al caldo d’inverno, al freddo d’estate, vogliamo illuminare tutto a giorno anche quando è notte fonda. E allora: giù con il petrolio! Giù con il metano!

Il trend di crescita della domanda energetica è spaventoso: tra il 1950 e il 2003 i consumi totali a livello mondiale si sono quasi quadruplicati, passando da 1,7 a oltre 9,9 miliardi di tep (tonnellate equivalenti di petrolio.
Circa il 20% della popolazione terrestre, la parte più ricca, consuma oltre il 70% di tutta l’energia richiesta.

Anche se il petrolio è la fonte energetica che va per la maggiore, il consumo di gas naturale negli ultimi anni è in forte ascesa. Non è che non faccia danni: ne fa un po’ meno, e rende meglio.
Il combustibile che emette maggiori quantità di CO2 è il carbone, seguito dall’olio combustibile e dal gas naturale, che emette il 25% di anidride carbonica in meno rispetto ai prodotti petroliferi e ben il 45% in meno rispetto al carbone.

E in Italia? Come ce la caviamo nel nostro Bel Paese?

Siamo piccoli, ma ci diamo da fare! Le emissioni nazionali di gas climalteranti costituiscono il 2% delle emissioni globali e il 14% di quelle dell’Unione Europea. In soli quattordici anni abbiamo aumentato del 12% l’emissione di anidride carbonica (84%), metano (8%) e protossido di azoto (7%).
Colpa del sistema energetico italiano, che va ancora a manovella: il 73% dell’energia elettrica prodotta in Italia proviene dalle centrali termoelettriche, che bruciano proprio gas, petrolio e carbone. Siamo tra i maggiori importatori mondiali di gas naturale, proveniente principalmente dalla Russia e dall’Algeria. Per non parlare del nostro sistema dei trasporti che, manco a dirlo, è fra i peggiori d’Europa: 54 auto ogni cento abitanti, traffico congestionato, autobus che hanno un età media di 11 anni contro i 7 della media europea.
E poi il trasporto su gomma: mentre in Svizzera ben il 50% delle merci si smaltiscono su rotaia, in Svezia il 38% e in Francia il 24%, qui da noi solo il 9% usa le ferrovie. Per il resto, sono i camion, con i loro bellissimi sbuffi neri, a farla ancora da padrone.

Il trend nazionale di crescita delle fonti di energia pulite, anche se positivo, resta su valori risibili rispetto a Germania, Spagna e Danimarca.: siamo sotto, ragazzi!
A causa dell’attuale mix energetico italiano, la corrente elettrica costa circa il 40% in più che nel resto dell’Europa. Dicasi il quaranta per cento!

E’ ora di darsi una svegliata. Dobbiamo diventare più autonomi, e soprattutto fare qualcosa per fermare il riscaldamento del pianeta.

I clorofluorocarburi, i CFC, che sono gas serra nuovi nuovi interamente creati da noi – un regalino per il nostro pianeta - quelli li abbiamo già banditi con il Protocollo di Montreal, ma per il resto.. Vallo a raccontare ai paesi emergenti dell'Asia, dell'Africa e dell'America del Sud, quelli che per l'appunto "devono emergere". Diglielo tu che devono ridurre i consumi. ...MISSION IMPOSSIBLE!

Insomma.. noi siamo già emersi, suvvia! Il mondo si aspetta qualcosina in più da noi.
E quindi siamo andati tutti a KYOTO, ci siamo guardati in faccia, e abbiamo deciso di salvare il mondo.

Ma questa è un’altra storia: ed è la prossima che vi racconterò.

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