Dove Vanno a Finire Gli Amori
Scrissi questo brano nel 1985, a diciassette anni. Il titolo originale era Tre aprile, in omaggio alla mia prima fidanzatina, ma dopo averlo fatto ascoltare a Salvatore De Pasquale (il mitico Depsa), decidemmo di rielaborarlo per limare qualche ingenuità adolescenziale. Da questo lavoro a quattro mani uscì Dove vanno a finire gli amori, con la quale Luisa Corna partecipò, nel 1992, alle selezioni e poi alla finale di Castrocaro.
Castrocaro era una vera e propria istituzione, un buon trampolino di lancio verso San Remo. Ramazzotti, per esempio, era uscito proprio dal festival di Castrocaro Terme una decina d'anni prima, insieme a Zucchero, Fiordaliso e molti altri. Senonchè, la Dea Bendata quella sera era distratta: si dimenticò del tutto di avvisarmi. Seppi della finale di Castrocaro solamente dopo averla vinta. Per di più, stavo facendo il militare in quel periodo, per l'esattezza il CAR ad Avellino. Avrei potuto chiedere una licenza speciale, certo, ma perlomeno avrei dovuto saperlo con il dovuto anticipo, a meno di non voler vincere un bel soggiorno premio a Gaeta, che in quel tempo era un carcere militare tra i più leggendari fra le reclute.
Così persi l'occasione di conoscere Gino Paoli, Jovanotti, Baudo e tanti altri che pare fecero a Depsa un sacco di complimenti. Insomma: c'erano tutti i piani alti della canzone pop di quegli anni! Non ultima la stessa Luisa Corna, che tra l'altro vinse-non vinse (in un altro post è spiegata la strana vicenda della proclamazione del vincitore a Castrocaro 1992).
Discorso a parte va fatto poi sull'arrangiamento. Composi il mio, l'originale, sulla mitica Korg M2, un sintetizzatore molto in voga nei primi anni '90. Registrai la base nella mia camera, con evidenti limitazioni dovute all'esiguità della strumentazione. Certo, era intesa come un provino, ma fu con grande stupore che la ritrovai tale e quale quando comprai (ebbene sì) il cd che conteneva le canzoni della manifestazione canora.
Mi sarei di certo aspettato una registrazione di qualità, fatta con tutti i crismi in uno studio professionale, invece ritrovai quello stesso master uscito dalla cameratta di un adolescente. Eppure, se da un lato questo poteva persino in qualche modo gratificarmi, fu l'esecuzione live - che potete rivedere in questo post - a suscitare le mie perplessità maggiori.
Non avendo infatti potuto partecipare alla stesura delle parti orchestrali per i ben noti motivi, ritrovai nell'arrangiamento finale alcune soluzioni armoniche eccessivamente semplificate rispetto alle mie, che non rendevano giustizia alla melodia scarnificandone eccessivamente il contenuto musicale.
Insomma, tante cose avrebbero potuto andare meglio, ma resta il fatto che quella sera Luisa arrivò alla fine della trasmissione con la proclamazione della sua (nostra) vittoria.
Senonchè, anche questo doveva cambiare..
Castrocaro era una vera e propria istituzione, un buon trampolino di lancio verso San Remo. Ramazzotti, per esempio, era uscito proprio dal festival di Castrocaro Terme una decina d'anni prima, insieme a Zucchero, Fiordaliso e molti altri. Senonchè, la Dea Bendata quella sera era distratta: si dimenticò del tutto di avvisarmi. Seppi della finale di Castrocaro solamente dopo averla vinta. Per di più, stavo facendo il militare in quel periodo, per l'esattezza il CAR ad Avellino. Avrei potuto chiedere una licenza speciale, certo, ma perlomeno avrei dovuto saperlo con il dovuto anticipo, a meno di non voler vincere un bel soggiorno premio a Gaeta, che in quel tempo era un carcere militare tra i più leggendari fra le reclute.
Così persi l'occasione di conoscere Gino Paoli, Jovanotti, Baudo e tanti altri che pare fecero a Depsa un sacco di complimenti. Insomma: c'erano tutti i piani alti della canzone pop di quegli anni! Non ultima la stessa Luisa Corna, che tra l'altro vinse-non vinse (in un altro post è spiegata la strana vicenda della proclamazione del vincitore a Castrocaro 1992).
Discorso a parte va fatto poi sull'arrangiamento. Composi il mio, l'originale, sulla mitica Korg M2, un sintetizzatore molto in voga nei primi anni '90. Registrai la base nella mia camera, con evidenti limitazioni dovute all'esiguità della strumentazione. Certo, era intesa come un provino, ma fu con grande stupore che la ritrovai tale e quale quando comprai (ebbene sì) il cd che conteneva le canzoni della manifestazione canora.
Mi sarei di certo aspettato una registrazione di qualità, fatta con tutti i crismi in uno studio professionale, invece ritrovai quello stesso master uscito dalla cameratta di un adolescente. Eppure, se da un lato questo poteva persino in qualche modo gratificarmi, fu l'esecuzione live - che potete rivedere in questo post - a suscitare le mie perplessità maggiori.
Non avendo infatti potuto partecipare alla stesura delle parti orchestrali per i ben noti motivi, ritrovai nell'arrangiamento finale alcune soluzioni armoniche eccessivamente semplificate rispetto alle mie, che non rendevano giustizia alla melodia scarnificandone eccessivamente il contenuto musicale.
Insomma, tante cose avrebbero potuto andare meglio, ma resta il fatto che quella sera Luisa arrivò alla fine della trasmissione con la proclamazione della sua (nostra) vittoria.
Senonchè, anche questo doveva cambiare..
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