Berlusconi ha promesso a più riprese che avrebbe liberato tutta la Campania dalla spazzatura entro il 31 di luglio. Forse anche prima. Io feci un'appello ai campani: chiesi di uscire per strade e campagne, per quella data, e verificare.
Il 31 luglio è passato da un pezzo. La prima regola di un traditore è negare. Negare sempre. Negare comunque. Così il Governo ha sostenuto con immacolato candore che l'obiettivo era stato raggiunto: Napoli è stata ripulita. Del resto, chi potrebbe negarlo? Non gli italiani che leggono giornali e guardano televisioni addomesticati. Non gli stranieri che si attengono ai comunicati stampa. No.. Solo i campani avrebbero potuto farlo.
Nel post di ieri ho chiesto a loro. Ho chiesto a quelli che si svegliano all'alba, che tentano di scuotere la gente dalla catalessi. Ecco il loro contributo, datato 8 agosto 2008.
Ma ce n'è anche un secondo.
I sostenitori del mago illusionista di Arcore diranno che ha mantenuto la parola. A metà. Non facciamo i pignoli. Di spazzatura ne ha tolta solo un pò, accumulandola altrove. Per loro non cambierà niente.
I detrattori, viceversa, non se ne stupiranno. Per loro non avrebbe fatto differenza neppure se la Campania l'avesse ripulita davvero. Anche per loro, quindi, non cambierà niente.
Quando un popolo vive troppo a lungo nel degrado, nella corruzione e nella mistificazione continua, si costruisce dentro quello che non trova più fuori.
Ognuno ha la sua verità, dentro di sé. Quell'altra, quella evidente, non interessa più a nessuno.
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